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Negli ultimi anni, il termine “intestino permeabile” – o Leaky Gut Syndrome – è diventato sempre più popolare, soprattutto nel mondo della medicina naturale. Ma cos’è davvero questa condizione? È solo una moda o ha basi scientifiche solide?

 

 

Cos’è l’intestino permeabile?

In condizioni normali, la parete intestinale è costituita da cellule epiteliali strettamente unite. Questo “muro vivente” funge da barriera selettiva, che permette l’assorbimento dei nutrienti e blocca il passaggio di sostanze nocive.

Nel caso dell’intestino permeabile, queste giunzioni strette si allentano, permettendo a particelle non digerite, tossine, batteri e antigeni di attraversare la barriera e entrare nel flusso sanguigno. Il risultato? Una risposta infiammatoria sistemica che può contribuire a numerosi disturbi, anche lontani dall’intestino.

Sintomi comuni

I segnali dell’intestino permeabile sono spesso aspecifici, ma molto diffusi:

  • Gonfiore, crampi, stitichezza o diarrea

  • Intolleranze alimentari

  • Stanchezza persistente

  • Mal di testa ricorrenti

  • Ansia, depressione, “annebbiamento mentale” (brain fog)

  • Problemi cutanei (eczema, acne, rosacea)

  • Infiammazioni articolari

  • Disturbi autoimmuni (Hashimoto, artrite reumatoide, psoriasi)

Non tutti questi sintomi indicano automaticamente un intestino permeabile, ma possono essere campanelli d’allarme

Un asse fondamentale: intestino-cervello-sistema immunitario

L’intestino non è solo un organo digestivo: è il cuore del nostro secondo cervello. Circa il 70% del sistema immunitario si trova proprio nella parete intestinale, e il microbiota (flora batterica) ha un ruolo cruciale nella salute mentale e immunitaria.

Quando la barriera intestinale si altera, si crea un terreno favorevole per infiammazione cronica e disfunzioni sistemiche.

Valutazione: come si riconosce?

Attualmente, la “leaky gut syndrome” non è ancora riconosciuta come diagnosi ufficiale nella medicina convenzionale, anche se la permeabilità intestinale aumentata è ben documentata in condizioni come:

  • Celiachia

  • Sindrome dell’intestino irritabile (IBS)

  • Malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD)

  • Diabete di tipo 1

  • Artrite reumatoide

Esistono test specifici (come il lattulosio/mannitolo test, oppure analisi delle zonuline fecali), ma non sempre sono di facile accesso o interpretazione. I test Kinesiologi effettuati su sostanza Marker della Permeabilità Intestinale possono essere molto utili.

Approccio naturale integrato

Il trattamento secondo la medicina naturale segue il principio delle 4R: Rimuovi, Ripara, Rinnova, Reintroduci.

1. Rimuovi gli irritanti

Eliminare temporaneamente:

  • Glutine, latticini, zuccheri raffinati

  • Alcol e cibi ultra-processati

  • Farmaci irritanti (quando possibile, sotto controllo medico)

Utilizzare rimedi naturali che hanno un’azione disinfettante sull’intestino: semi di Pompelmo, Olio Essenziale di Origano, Assenzio, Noce, ecc.

2. Ripara la mucosa intestinale
Integratori utili:
  • L-Glutammina ed Hericium: rigenerano le cellule intestinali

  • Zinco carnosina ed N-Acetil_Glucosamina: migliora l’integrità della barriera

  • Curcuma, Aloe vera, Liquirizia deglicirrizinata: anti-infiammatori naturali

3. Rinnova il Microbiota
  • Probiotici (Lactobacillus, Bifidobacterium) e prebiotici (fibre fermentabili)

  • Cibi fermentati: kefir, crauti, miso, kombucha

4. Reintroduci Lentamente

Dopo una fase di riequilibrio (4-6 settimane), alcuni alimenti possono essere reintrodotti con attenzione, valutando eventuali reazioni.

5. Gestione dello Stress

Lo stress cronico può alterare la permeabilità intestinale attraverso l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Tecniche utili:

  • Meditazione e respirazione consapevole

  • Yoga, camminate nella natura

  • Terapie naturali (aromaterapia, fiori di Bach)

Cosa dice la scienza?
  • Uno studio del 2012 ha confermato che l’aumento della zonulina, una proteina regolatrice delle giunzioni strette, è correlato alla permeabilità intestinale in celiachia e diabete di tipo 1 (Fasano A. et al, 2012).

  • Altri studi suggeriscono che una barriera intestinale danneggiata può essere il punto di partenza per molte patologie autoimmuni e infiammatorie (Vojdani et al., 2017).

Conclusione

L’intestino permeabile non è (ancora) una diagnosi ufficiale, ma è un concetto sempre più supportato da evidenze scientifiche e cliniche. Prendersi cura dell’intestino è un atto di salute preventiva fondamentale.

Attraverso un’alimentazione equilibrata, la gestione dello stress e l’uso consapevole di rimedi naturali, è possibile ricostruire la barriera intestinale e ridurre l’infiammazione sistemica.

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Fonti selezionate
  1. Fasano A. Zonulin and its regulation of intestinal barrier function: the biological door to inflammation, autoimmunity, and cancer. Physiol Rev. 2012.

  2. Vojdani A. Potential future clinical applications of the leaky gut theory: the emerging link between increased intestinal permeability and autoimmune diseases. Altern Ther Health Med. 2017.

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